Federigo Tozzi, figlio di Pietro

Siena

Il libro di Luigi Baldacci “Tozzi moderno”, raccoglie una serie di saggi scritti in tempi diversi a partire dagli anni ’70 sullo scrittore senese Federigo Tozzi. Nel primo saggio, “Le illuminazioni”, l’autore si sofferma a indagare il senso e il significato di due romanzi di Tozzi, “Con gli occhi chiusi”, e “Bestie”. Particolarmente interessante appare l’analisi soprattutto di “Bestie”, che a rigore di termini non dovrebbe neppure essere definito un romanzo, bensì una raccolta di brevissimi racconti di carattere aforistico.

Questo “romanzo” di Tozzi suscitò sin dagli inizi un certo interesse di critica soprattutto perché appariva estremamente criptico e di difficilissima interpretazione, in quanto l’autore non dette alcuna specificazione circa il significato delle “bestie” che apparivano costantemente nei brevi racconti. Secondo Baldacci, le bestie che via via appaiono altro non sono “che le proiezioni della sua psicologia” [p.20].

Nel secondo saggio, dedicato interamente al romanzo più famoso di Tozzi, “Con gli occhi chiusi”, il critico si sofferma in modo particolare sui rapporti che emergono tra i due protagonisti principali, il padre e il figlio. Tra i due vi sono dei fortissimi attriti, che spesso sfociano in risse violentissime. Anche in questo romanzo, secondo Baldacci, Tozzi propone una sorta di autobiografia, in quanto le vicende burrascose tra il padre e il figlio del romanzo riproducono in chiave narrativa gli effettivi pessimi rapporti che passavano tra lo stesso Tozzi e il padre di lui, Pietro, che gestiva un’osteria ed era da tutti conosciuto a Siena come un individuo estremamente avaro e caratterizzato da un temperamento molto dispotico e violento nei confronti dei figli e della moglie.

Nei saggi successivi, Baldacci ricostruisce un po’ tutta la personalità di Federigo Tozzi, soffermandosi sulla cultura dello scrittore senese, che non fece studi regolari e a tutti gli effetti poteva essere considerato un autodidatta. Infatti Tozzi, che era un accanito lettore, nel corso degli anni, frequentando la Biblioteca Pubblica di Siena, L’ Accademia degli Intronati, si formò una cultura formidabile. Tozzi, come si diceva, era un lettore onnivoro, ma le ricerche svolte all’Accademia degli Intronati hanno dimostrato una particolare passione di Tozzi per gli studi psicologici in modo particolare, e per i maggiori scienziati tra Otto e Novecento, a partire da Darwin e agli studi di Lombroso, particolarmente celebre, come Darwin, per le sue indagini sull’ereditarietà e gli effetti che essa ha sul carattere “delinquenziale” e portato al delitto di determinati individui.

Il saggio di Baldacci è estremamente ricco di dati e molto dettagliato, e si raccomanda per la serietà e la profondità delle indagini compiute sulla personalità per vari versi misteriosa e difficile di Federigo Tozzi.

Pubblicato da Enzo Sardellaro

Ho insegnato per molti anni letteratura e storia, e scrivo articoli e saggi relativi a questi settori.