La Linea Carolingia di De Gaulle

Linea Carolingia

Alla fine della seconda guerra mondiale il mondo si confrontò con formidabili problemi politici e sociali. L’Europa si trovò di nuovo divisa in due blocchi opposti e diffidenti l’uno dell’altro, in una situazione estremante difficile, caratterizzata dalla Guerra Fredda. La situazione si fece più fluida negli anni sessanta, ma la polarizzazione in due blocchi si intensificò per via della politica estera del generale De Gaulle, che promosse la cosiddetta ‘Linea carolingia’.

Il cammino verso l’integrazione Europea negli anni ’60 fu in realtà ostacolato soprattutto dalla politica estera francese, a quel tempo sotto la guida del Generale Charles De Gaulle, il quale inventò l’espressione ‘Linea Carolingia’. Egli temeva che l’intesa Anglo-Americana avrebbe avuto come conseguenza la totale sudditanza dell’Europa nei confronti degli Stati Uniti, e nel 1963 il Generale De Gaulle pose il veto all’ingresso dell’Inghilterra nel Mercato Comune Europeo.

De Gaulle voleva che i singoli Stati Europei non perdessero la loro sovranità nei confronti degli Stati Uniti, ed inoltre egli intendeva dare alla Francia una posizione leader in Europa. Di qui nacque l’ostilità del Generale De Gaulle nei confronti dell’Inghilterra, e l’apertura della Francia verso la Germania, proprio per stabilire un’alleanza forte contro l’intesa Anglo-Americana.

La ‘Linea Carolingia’ di De Galle si contrappose alla cosiddetta ‘Linea Atlantica’, essenzialmente proiettata verso gli Stati Uniti, e per vari versi auspicata dal Presidente John Kennedy. Proprio per rimanere fedele al concetto della ‘Linea Carolingia’, il Generale De Galle allontanò la Francia dalla NATO, mettendo così in crisi la linea “distensiva” tra Russia e Stati Uniti che sembrava ormai a portata di mano.

Pubblicato da Enzo Sardellaro

Ho insegnato per molti anni letteratura e storia, e scrivo articoli e saggi relativi a questi settori.