Postilla etimologica agli “Accoppiamenti giudiziosi” di Gadda

 

Negli Accoppiamenti giudiziosi, ad un  certo punto,  il linguaiolo Carlo Emilio Gadda sbotta nella seguente espressione popular-volgare anzichenò:

 

“Se tardi cinque minuti, multa; se vai al cesso, multa; se bevi una grappa e ne dici una come ti gira, salta fuori il maggiore, il capitano …”.

 

Andare o, più spesso, mandare qualcuno al cesso è cosa pressoché quotidiana. L’espressione è arcinota, ma cosa significa cesso? Dove mai lo mandiamo quel tale che ci sta proprio sulle scatole? Incredibile dictu, ma la parola cesso ha dato parecchio filo da torcere ai linguisti, Cosicché, compulsando studi vetusti nonché illustri, veniamo a sapere come e qualmente il dotto prof. S. Pieri, ci spiega cosa mai sia il

 

cesso, latrina. Dovendo altrove toccare di questa voce, proposi l’ origine da re]cessus, anziché da se]cessus col Diez (v. Arch. gl. XV 150). Ora il Nigra (v. ivi 499) insiste a favore del vecchio etimo, movendo al nuovo più obiezioni, alle  quali do qui una breve risposta. Quanto al senso a me parve sufficiente il rammentare il sinonimo franc. rétraite. L’ illustre contradittore non se n’ appaga, e osserva che recessus è un tirarsi indietro . Se non che la voce latina dice anche, sùbito dopo : ritiro  o luogo ritirato  (e perciò, insomma : luogo appartato), che è proprio il caso nostro; e gli esempj, nel lessico e negli autori, soprabbondano. Il confortare d’altri riscontri ideologici la mia proposta credo che sembrerebbe superfluo”.

 

Dopo aver ricusato tutte le obiezioni di Nigra alla sua ipotesi di “cesso” derivante da recessus e non da secessus a suon di prefissi e altre “voci dotte o semidotte nel neolatino”, il prof. Pieri conclude che recessus è adattissimo a “produrre il fenomeno”.

 

Concludiamo. Sotto l’aspetto etimologico, comunque, l’espressione andare o mandare qualcuno al cesso prede tutta la sua trivialità, perché, in fondo, s’invita semplicemente qualcuno a ritirarsi in un luogo appartato. Il che m’appare cosa di buon senso, e lo consiglierei vivamente,  se lorsignori  volessero  evitare di misurarsi con  gli effluvi particolarmente olezzanti del sunnominato luogo appartato. Per tornare a Gadda e ai suoi Accoppiamenti giudiziosi, codesto suggerimento a me pare molto, molto giudizioso.

 

Fonti:

 

Carlo Emilio Gadda, Accoppiamenti giudiziosi, Milano, Garzanti, 1983, p. 19.

S. Pieri, “Cesso”, in Appunti etimologici, in Studj Romanzi, a cura di E. Monaci, Roma, Presso la Società, 1903, pp. 37-39.

Pubblicato da Enzo Sardellaro

Ho insegnato per molti anni letteratura e storia, e scrivo articoli e saggi relativi a questi settori.