Come si chiamano gli abitanti di …?

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Credo che a tutti noi sia capitato, ogni tanto, di lambiccarsi il cervello alla ricerca del nome “giusto” degli abitanti di una determinata città. Il problema dell’esatta denominazione di essi deriva spesso dal fatto che i nomi conservano l’origine latina. Per di più, per molte città italiane, il cosiddetto patronimico è plurimo, nel senso che i cittadini possono essere identificati con più nomi; minimo due, e massimo quattro. Tra i casi che possono intervenire, ne cito qualcuno che forse presenta maggiori difficoltà di identificazione; per gli altri ci sono sempre a disposizione le varie pubblicazioni del Touring Club italiano.

 

Riporto intanto quelli che creano le maggiori difficoltà:

Gli abitanti di:

Bologna sono detti Felsinei

Camerino, Camerte

Chieti, Teatini

Civitavecchia, Centocellese

Ivrea, Eporediese

Velletri, Veliterno

Mondovì, Monregalese

Arpino, Arpinate

Aquino, Aquinate

Urbino, Urbinate

Rieti, Reatino

Schio, Scledense

Susa, Segusino

Lecce, Leccesi

Lecco, Lecchesi

Gubbio, Eugubino

Abbiategrasso, Abbiatesi

Domodossola, Domesi

Crema, Cremasco

Vigevano, Vigevanasco

Asti, Astesano

Cefalù, Cefalutano

La Spezia, Spezzino

Rivoli, Rivolese

Cattolica, Cattolichino

 

Tra gli abitanti di città che contano più nomi:

 

Città di Castello, Tifernati, Castellesi

Assisi, Assisiano, Assisiate

Como, Comasco, Comense, Comacino

Empoli, Empolese, Empolitano

Varese, Varesino, Varesotto

Ravenna, Ravennate, Ravegnano

Rende, Renditano, Remitano

Sciacca, Sciacchitano, Sciaccano, Sciacchino, Sciacchense

Osimo, Osimano, Osimino, Osmano

Chiari, Chiarese, Chiarino, Chiarense, Clarense

Todi, Tudertino, Todino

Foggia, Foggese, Foggiano

Spoleto, Spoletano, Spoletino

Trieste, Tergestino, Triestino

Messina, Mamertino, Zancheo

 

E questi sono soltanto alcuni esempi dell’enorme varietà dei patronimici italiani. E’ opportuno, se proprio non abbiamo strumenti a disposizione per scovare  il patronimico giusto, far riferimento alla solita perifrasi “salva-faccia e figuraccia”:

 

“Gli abitanti di …”.

 

 

 

Fonte:

Uno studio molto interessante sui patronimici italiani resta sempre quello di E. Milano, “I patronimici”, in Lingua Nostra, 1947, pp. 113-116.

 

 

Pubblicato da Enzo Sardellaro

Ho insegnato per molti anni letteratura e storia, e scrivo articoli e saggi relativi a questi settori.